Artexpo di Sanremo 2025

"il nido" di Judy Mazzotti presentato alla Biennale

Fabio Provera

11/13/20252 min leggere

Il Nido di Judy Mazzotti

Il monito filosofico di LaoTze ad accendere una candela prima di maledire il buio e’ per Judy Mazzotti un principio illuminante per trasferire le emozioni su tela tra le pieghe di un animo silente ma iperattivo alla scoperta del vero, interfaccia di un'alta sensibilita'. La luce fioca notturna scioglie con delicatezza la cera e contemporaneamente guida le sue mani che scorrono con la soavita' di un bacio autentico, senza supporti di pennelli e spatole, dopo aver assorbito gli input della natura, catalizzati dalle vibrazioni del suo cuore, e li rendono creazioni da rivedere all'alba nella loro completezza, donando alla sua vista lo screening completato dall'entusiasmo genuino per ricominciare subito.

La produzione e' ampia, costante con un flusso sempre alimentato dalla ricerca di se stessa in equilibrio nella dimensione di armonia sorretta dal rispetto della riservatezza e del silenzio, il postulato personalissimo di Judy: non ricorrere mai al nero ma a colori che dentro di noi sanno focalizzare un arc en ciel incoraggiante.

I gusci di ghiande trasformati in ditali, gli aghi di pino, le piume, i rametti di lavanda, tutti impiegati con attenta alternanza, cui si aggiunge talvolta la capocchia energica dei fiammiferi per realizzare dolci microquadri di dimensioni tascabili - creati ad alta precisione e da portare sempre con noi come talismani di serenita' - sono strumenti accessibili ed ecologici quanto i colori ricavati dai pigmenti primari e da terre e olio di lino. Disegnano il percorso nitido, diretto a oltrepassare le parole, le troppe opinioni in liberta', le omologazioni da messaggi social ridondanti: elementi bypassati per riposizionare la creativita' in cima a tutto, mai appesantita o deviata dal discorso retorico, sfibrante e dalle considerazioni fuori luogo, alluvionali nella loro quantita'.

Il Nido presentato alla Biennale Artexpo di Sanremo e' un omaggio al recupero del canto primigenio nella musicalita' unica del cinguettio dei piccoli ancora insicuri che comunicano alla mamma che li nutre, e al mondo intero, curiosita', stupore e la voglia frenetica di iniziare a vivere. Dalla musica attuale, spesso destrutturata, che avanza su complessi binari di comprensione e di cui anche il Festival e' testimone, si ritorna al messaggio diretto, puro e Judy, mai rilascia commenti e feedback. Un riguardo verso le reali motivazioni di chi sceglie di conoscere le sue opere e puo' intraprendere un efficace recupero di valori inscindibili dall'uomo, spesso abbandonati e soverchiati dai condizionamenti incontrollati.

Opere di grandi dimensioni si alternano consentendo all'autrice di capire, affinando postura e gesto creativo, a quanto estendere i confini della sua visione della vita fatta di candore da proteggere e di recupero della quiete interiore che sempre le regala luminosita' e determinazione nell'essere propositiva.

Una cartellina gialla zeppa di fogli bianchi non l'abbandona mai per fissare ovunque in tempo reale spunti che diventano heritage personale per nuove elaborazioni.

Fabio Provera

Sanremo (Imperia), 13 novembre 2025